L’ennesimo schiaffo al Nord.
La gestazione del “mostro”: la super autonomia di Roma, anche con il voto favorevole dei parlamentari eletti al Nord
Prosegue l’iter di approvazione con i voti dei parlamentari eletti al NORD e con il voto all’unanimità della Commissione Affari Costituzionali della Camera del testo della riforma costituzionale che attribuisce a Roma Capitale i poteri legislativi di una Regione, testo che andrà approvato dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica.
In merito all’approvazione il 20 aprile in Commissione Affari Costituzionali della Camera della proposta di legge A.C. 1854, legge di rango costituzionale che attribuisce addirittura poteri di Regione a Roma Capitale, Autonomia e Libertà prende atto con rammarico e delusione che le iniziative di natura politica e istituzionale che rafforzano il potere centrale vengano approvate celermente con l’accordo di tutte le forze politiche, mentre la legittima richiesta di autonomia delle Regioni Lombardia e Veneto, supportate dal voto di oltre cinque milioni di cittadini non trovano nessun riscontro e languono da anni nei cassetti dei palazzi romani.
Al di là delle dichiarazioni di mera circostanza sulle sorti del NORD, malgrado l’impegno degli esponenti delle Regioni Lombardia e Veneto, l’iter per l’autonomia trova infatti a Roma enormi ostacoli. Questo schiaffo al Nord si consuma in un momento storico in cui si chiede meno burocrazia, che diventa al contrario sempre più soffocante e opaca; a Roma sono già presenti Municipi, Comune, Provincia e Regione Lazio, e il fatto che si vada a creare un ulteriore centro decisionale con una sovrapposizione di competenze e con il sicuro effetto di complicare ulteriormente il già farraginoso sistema legislativo nazionale e locale, sarà a tutto danno dei cittadini.
E’ paradossale infatti che la proposta di legge non preveda la nascita di una nuova Regione sia pur di area limitata, ma anzi rimandi a successive leggi IL COORDINAMENTO tra Regione Lazio e la Città di Roma, facendo inequivocabilmente intendere che le due realtà vivranno sovrapposte.
Dichiara Roberto Castelli, Presidente di Autonomia e Libertà: “Stupisce e delude che gli esponenti politici delle aree produttive del Nord che richiedono, soprattutto in questi momenti così difficili, autonomia per poter operare, lavorare e vivere, quindi efficienza, meno tasse, meno spese dello Stato, meno burocrazia, abbiano dato il loro assenso ad un testo di questa natura, che ancora una volta umilia le attese del Nord, a vantaggio di “un nuovo genere di autonomia territoriale” per Roma che assomma i poteri delle tre entità tradizionali, cioè il Comune di Roma, la Città Metropolitana e la Regione ordinaria. E’ pertanto fin troppo facile prevedere un guazzabuglio legislativo del tutto incomprensibile se non sotto l’ottica di creare di un bel po’ di comode poltrone per la sinistra romana oggi al potere, o per tutti gli esclusi dal futuro corso politico di Governo, Parlamento e Regione”.
Rimane inoltre oscuro, ma non difficile da ipotizzare, il meccanismo di finanziamento di questo “mostro” istituzionale, che a differenza delle virtuose e inascoltate Regioni del NORD che da decenni vengono sistematicamente private della maggior parte delle loro risorse, e del loro diritto al benessere, costituirà un altro buco nero a carico delle nostre famiglie e delle imprese.
L’Associazione Autonomia e Libertà si riconosce nei valori dell’identità e dell’autonomia.
Il referendum per l’Autonomia promosso in Lombardia e in Veneto il 22 ottobre del 2017 costituisce il momento storico fondante della nostra associazione: per sostenerne la concreta attuazione, l’associazione promuove incontri sul territorio e accoglie nuovi soci.
Il prossimo incontro si terrà a Solbiate Olona (VA) il 29 aprile 2022, ore 21. Diretta FB.